28 luglio 2016 - Sono da poco passate le 13.00 e l'elicottero del Santo Padre si è appena alzato in volo lasciando Czestochowa.
Giungo sulla Aleja Najswietszej Marii Panny proprio in quel momento, in tempo per assistere ad una miriade di mani che con gioia salutano Francesco.
Marco vi ha raccontato della cerimonia, io vi racconterò del pomeriggio invece: ore trascorse sul viale che collega Czestochowa al grande piazzale antistante il Santuario di Jasna Góra dove il sommo pontefice ha celebrato la messa ed incontrato i fedeli e le autorità cittadine.
L'atmosfera è molto giovanile, ci sono gruppi di ragazzi provenienti da tutto il mondo che suonano e cantano per l'attesa della propria partenza.
Non mancano le bandiere italiane, con gruppi religiosi provenienti da ogni parte della nostra penisola. Tra i tanti, assai simpatiche un gruppetto di suore che con canti e balli intrattengono tutti i passanti, armoniosamente in linea con la Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi nella vicina Cracovia.
Continuo la mia passeggiata entrando nel Santuario ancora pieno di fedeli e ripercorrendo lo stesso cammino che solo poche ore prima Francesco aveva percorso fino al venerato Quadro della Madonna Nera, dove il pontefice si è raccolto in preghiera in forma privata, proprio come i suoi due predecessori Giovanni Paolo II nel 1991 e Benedetto XVI nel 2005.
Esco dalle mura che circondano il Santuario ormai quasi alla fine di questa importante giornata di fede.
Ancora una volta Czestochowa è stata all'attenzione del mondo intero e con la città si è riconosciuta l'importanza di Jasna Góra quale punto di riferimento per milioni di pellegrini devoti al quadro dipinto da San Luca.
"Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5,7), questo il motto della 31^ GMG di Cracovia.
Sarà stata l'impressione ma mi sento un pò più buono. Alla prossima.
Giovanni
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