02/08/16

Francesco, un papa a Czestochowa



28 luglio 2016 - Ebbene sì, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco è venuto a Czestochowa! 
Anzi no, non esattamente almeno ... ma adesso cerco di farvi luce su cosa intendo dire. 
Quella del papa è stata praticamente a Czestochowa una visita lampo, tutta concentrata sul Santuario di Jasna Góra. Solo poche ore insomma, per poi subito ripartire in elicottero per Cracovia. Un duro colpo per chi invece lo attendeva sfilare per le vie cittadine, magari sulla “papamobile”. 
Una scelta impopolare per molti ma che, a parer mio, è stata ampliamente giustificata dal vero motivo per il quale Francesco ha raggiunto la città del nostro progetto, ovvero rendere omaggio al dipinto della Madonna Nera, celeberrima icona venerata da fedeli che vengono in pellegrinaggio da ogni parte del mondo (davvero! Li vedo ogni weekend...). 
Ed è proprio con questo spirito che leggo questa visita di Papa Francesco, quello di un pellegrino come tanti, come da secoli milioni prima di lui. 
Al centro dell'attenzione vi è stato quindi questo fascinoso dipinto a cui è stato reso un ennesimo omaggio e non il Papa che visita una cittadina di provincia. 
Mi fa sorridere questa polemica perchè esemplifica il particolare rapporto tra Czestochowa e il Santuario che innegabilmente ha contribuito nella storia allo sviluppo della città, ma che allo stesso tempo le ha da sempre fatto un pò ombra. D'altra parte apprezzo molto il fatto che la città non abbia trasformato questo luogo religioso in un mercato, come purtroppo invece vediamo spesso accadere in alcuni luoghi di culto italiani.
Questo Santuario, invece, è davvero un luogo di raccoglimento: c'è silenzio, ha il suo magnetismo.
All'insegna della compostezza è stata anche l'accoglienza per il Papa. Per quanto sono pacati questi polacchi, mi è sembrato sin da subito di trovarmi in una Chiesa “a cielo aperto” dove le uniche scene di giubilo sono state manifestate dai pellegrini, soprattutto da quelli provenienti dal sud america.
Dopo aver reso omaggio e pregato dinanzi al dipinto conservato all'interno della Basilica, Papa Francesco ha celebrato messa dalla balconata che si affaccia sul grande piazzale antistante il Santuario. 
Tra la folla raccolta in preghiera c’eravamo anche noi. Abbiamo ascoltato un’omelia (almeno questa in italiano!) improntata soprattutto sull’umiltà. Parole che hanno commentato il miracolo avvenuto a Cana, dove un Gesù ancora giovane e lontano dagli sguardi degli invitati trasforma l'acqua in vino per aiutare gli sposi. Un miracolo insomma “in sordina”, senza visibilità cioè, restando nell'ombra un po' come la città che ci sta ospitando. 
Ciao a tutti.
Marco 


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